
I terremoti sono il segno più evidente della dinamicità della terra, e questa sismicità è l’espressione dei movimenti delle zolle crostali. La terra è inquieta e la causa di questa inquietudine è da ricercarsi negli strati più profondi.
Gli studi condotti nel corso degli anni hanno dimostrato che i terremoti si verificano in corrispondenza di alcune fasce allungate dove intensa è anche l’attività vulcanica (come ad esempio la cintura di fuoco che circonda l’Oceano Pacifico, la dorsale medio-atlantica e l’area mediterranea).
Negli anni Sessanta del secolo scorso ha preso corpo la teoria conosciuta come “tettonica a zolle” o “tettonica globale”. L’idea fondamentale di questa teoria è che la parte più esterna della terra, cioè la litosfera (crosta terrestre), è rigida e, a causa di fenomeni che avvengono negli strati più profondi della terra (nel mantello), si divide in un certo numero di “zolle” o “placche” in continuo movimento relativo fra di loro che scivolano su uno strato più plastico chiamato “astenosfera”. Il movimento, spesso molto lento e non sempre valutabile dall’occhio umano, ha portato alla modellazione del pianeta nel corso delle diverse ere geologiche.
Il processo di formazione di una catena montuosa, chiamato anche orogenesi, che ha interessato la Sicilia ha suscitato molto interesse per la comprensione dell’evoluzione geodinamica dell’intera area del Mediterraneo in quanto, con la sua posizione geografica, fa da naturale connessione tra la Catena Appenninica e quella del Nord-Africa, presentando notevoli analogie sia con l’una che con l’altra.
La tettogenesi alpina, ovvero il processo di deformazione e dislocazione di vaste aree della crosta terrestre, a livello profondo o superficiale, investe le aree formatesi durante il Mesozoico (250 Ma – 65 Ma) e li trasforma attraverso una complessa storia deformativa.
Il susseguirsi dei vari sconvolgimenti che sono avvenuti nel corso delle ere geologiche, ha fatto sì che la Sicilia continui a suscitare interesse perché proprio in una piccola isola del Mediterraneo sono presenti la maggior parte delle strutture geologiche che si ritrovano sparse nel resto del mondo.
Oscar Vaccarino