Le autorità portuali di Palermo, Catania e dello Stretto di Messina prevedono entro il 2023 investimenti per oltre un miliardo e mezzo di euro. Si tratta di interventi differenziati gestiti in autonomia dalle tre Autority. Puntano a intervenire sulle infrastrutture mirando alla sostenibilità ed alla riorganizzazione complessiva anche in relazione al recupero di un ruolo internazionale nei traffici del Mediterraneo.
Il 2 giugno a Parigi un gruppo di estremisti incappucciati ha aggredito fisicamente e verbalmente i cattolici che stavano sfilando in processione per le vie della città verso la chiesa di Nostra Signora degli ostaggi. Lo scopo della processione, regolarmente comunicata alle autorità, era commemorare i martiri della Comune di Parigi, i cinquanta ostaggi fucilati in rue Haxo il 26 maggio 1871.
Il 3 giugno il Papa ha nominato mons. Adolfo Tito Yllana nuovo nunzio apostolico in Israele e Cipro e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina.
Un portavoce della Commissione europea il 3 giugno ha affermato che Lituania e Lussemburgo si sono offerti, come l’Irlanda, di ricollocare migranti dall’Italia. Il portavoce ha aggiunto che la Commissione europea invita i paesi membri a partecipare agli sforzi e mostrare solidarietà. La Lituania si è proposta per ricollocare 10 migranti mentre il Lussemburgo si è offerto per ricollocarne meno di 10.
Pedro Sanchez, Primo ministro spagnolo, si è recato a Tripoli il 3 giugno per una visita ufficiale. Nell’occasione è stata riaperta l’ambasciata spagnola in Libia. Sanchez è stato accolto dal premier ad interim del governo libico, Abdulhamid Dabaiba che nel corso di una conferenza stampa congiunta ha elogiato gli sforzi europei tesi a rafforzare la sicurezza nel bacino del Mediterraneo, salvaguardare le frontiere e sostenere la transizione democratica in Libia.
Il 30 maggio Il ministro degli Esteri israeliano, Gabi Ashkenazi, si è recato al Cairo, per incontrare il suo omologo egiziano, Sameh Shoukry, per stabilire un cessate il fuoco permanente tra Hamas e Israele nella Striscia di Gaza. Nella stessa giornata, il capo dell’intelligence egiziana, Abbas Kamel, ha visitato i territori palestinesi e Israele.
Il 3 giugno il premier incaricato di formare un governo per Israele, Yair Lapid, ha avvisato il presidente israeliano Reuven Rivlin di essere riuscito a formare la coalizione di governo. Il primo esecutivo, dopo 12 anni, senza Benyamin Netanyahu che da parte sua ha rivolto un appello a tutti i deputati “eletti con i voti della destra” di opporsi alla coalizione appena formata, definendola “di sinistra e pericolosa”. Adesso occorrono almeno 61 voti in assemblea per poter iniziare l’attività di governo. Negli accordi interni alla coalizione è previsto che Naftali Bennett si alternerà a Lapid come premier nella seconda parte della legislatura. Nella maggioranza di governo per la prima volta si trova un partito arabo: quello islamista moderato di Raam guidato da Mansour Abbas. Successivamente il Parlamento ha anche eletto un nuovo Presidente nella persona di Isaac Herzog.
A cura di Luca Basilio Bucca e Antonino Teramo