Si è intensificata, dal 19 maggio, l’attività eruttiva del vulcano Stromboli, nelle Isole Eolie. Si è sollevata una grande colonna di fumo e una colata di lava ha raggiunto il mare.
Il 18 e il 19 maggio a Ceuta, enclave spagnola in Marocco, si è registrato l’arrivo in massa di almeno 8.000 persone, tra cui donne e bambini. La Spagna ha schierato l’esercito e ha subito respinto indietro, oltre confine, la metà dei migranti.
La notte tra il 19 e il 20 maggio sono stati evaquati sei villaggi e due monasteri a causa di un incendio boschivo sulla costa del Golfo di Corinto, circa 90 km a ovest di Atene, in Grecia.
Il 21 maggio è entrata in vigore la tregua tra Israele e Hamas dopo 11 giorni di combattimenti, iniziati il 10 maggio scorso, con almeno 232 vittime palestinesi a Gaza, fra cui 65 minori, e oltre 1900 feriti. Israele aveva comunicato di aver ucciso nei bombardamenti 160 combattenti nemici. Le vittime israeliane sono invece in tutto 12, con centinaia di feriti, in seguito ai lanci di migliaia di razzi di Hamas e della Jihad Islamica (il secondo gruppo armato della Striscia di Gaza, incluso anche nella tregua). Fondamentale è stata la mediazione dell’Egitto, con la crescente pressione della comunità internazionale per fermare l’uso della forza.
Il 22 maggio la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha confermato l’impegno dell’amministrazione Biden per la Palestina dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, definendo la ricostruzione di Gaza come “prioritaria”.
Il 21 maggio è ripreso a Istanbul il processo nei confronti di Osman Kavala, l’imprenditore turco in carcerazione preventiva da 1.298 giorni. Kavala è accusato di aver appoggiato il fallito colpo di stato del 2016 contro il presidente della Turchia Erdogan e di aver finanziato le proteste antigovernative di Gezi Park del 2013.
A cura di Antonino Teramo