IL 16 marzo il premier spagnolo Pedro Sánchez ha avviato una serie di incontri in diversi Paesi d’Europa, col fine di trovare accordi con altri leader europei riguardo proposte da avanzare a Bruxelles per contrastare i recenti aumenti dei prezzi energetici.
IL 18 marzo a Villa Madama, Mario Draghi ha incontrato lo spagnolo Pedro Sanchez, il portoghese Antonio Costa e in collegamento telematico il premier greco Kyriakos Mitsotakis. L’obiettivo degli Stati coinvolti nell’incontro è quello di arrivare al Consiglio Europeo di Bruxelles del 24-25 marzo con una posizione comune di Paesi della stessa area, riguardo il problema dell’approvigionamento di gas.
Il 15 marzo il capo del Parlamento libico, Aqila Saleh, ha inviato una lettera al presidente della Compagnia petrolifera nazionale della Libia, Mustafa Sanalla, chiedendo di non trasferire i ricavi della vendita di petrolio alla Banca centrale libica e di depositarli sul conto della Libyan Arab Foreign Bank. Secondo l’analista, Jalel Harchaoui, questa richiesta fa presagire una maggiore probabilità di un blocco dell’esportazione di petrolio.
Il 17 marzo, il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, durante una visita nell’Ucraina occidentale, ha affermato che l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba, ha chiesto che la Turchia sia uno dei garanti della trattativa con la Russia.
Il 17 marzo migliaia di palestinesi hanno partecipato a Khan Yunes (Gaza), ai funerali di Diab al-Masri, padre del comandante dell’ala militare di Hamas, Mohammad Deif.
A cura di Antonino Teramo