Il 14 gennaio Leonardo, azienda italiana attiva nel settore della difesa, ha stipulato un contratto con il Segretariato Generale della Difesa-Direzione Nazionale degli Armamenti austriaco, che porterà l’Austria ad acquisire 18 elicotteri AW169M LUH. Il contratto ha un valore di 346 milioni di euro. 

Il 12 gennaio, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso della conferenza stampa successiva al Consiglio Nato-Russia ha affermato che nel corso dell’incontro “sono emerse differenze significative tra Mosca e gli alleati della Nato, non facili da superare. Ma proprio per questo è ancora più importante continuare il dialogo”.

Il 12 gennaio il governatore di Tunisi, Kamel Fekih, ha annunciato da una rete televisiva privata che non ha concesso l’autorizzazione allo svolgimento di manifestazioni il 14 gennaio, in occasione dell’anniversario della rivoluzione tunisina. La decisione è stata presa per evitare assembramenti, in un contesto caratterizzato dall’ aumento dei contagi da Covid

Il 14 gennaio il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante un incontro con gli ambasciatori in Turchia dei Paesi dell’Unione Europea, ha affermato che senza l’azione della Turchia l’Europa e la Siria la crisi migratoria sarebbe stata molto più profonda con più terrorismo e instabilità. L’affermazione del presidente turco preannuncia la richiesta di revisione dell’accordo tra Turchia e UE stipulato nel 2016, che prevede lo stanziamento di fondi europei in favore di Ankara per sostenere la gestione dei rifugiati che si trovano in territorio turco, con l’impegno  a chiudere i confini per i migranti che dalla Turchia tentano di raggiungere illegalmente l’UE.

Nella notte tra l’11 e il 12 gennaio si sono verificati scontri tra reparti della polizia israeliana e una tribù di beduini, in una località del Negev.  Un’automobile è stata incendiata e la polizia ha sventato un incidente ferroviario dopo che alcuni dimostranti avevano deposto pietre su un  tratto della ferrovia. Gli arresti sono stati una ventina. Le proteste sono state innescate dall’iniziativa del “Fondo nazionale ebraico” di piantare alberi in terre la cui proprietà è  invece rivendicata da una famiglia beduina.  

A cura di Antonino Teramo

Di Redazione

Redazione di Europamediterraneo.it

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